di Roberta De Tomi
L’argine di Barbara Gozzi, I dadi di Cinzia Carta e Ana di Alexandra Merizzi: tre storie, tre vite, la difficoltà di crescere, di vivere, di essere. Sono passati alcuni anni, ma queste letture mi sono rimaste impresse e se vi capita di imbattervi in questo volumetto, lo consiglio caldamente. Il libro s'inscrive all'interno della prima stagione di Demian, collana diretta da Sacha Naspini e Federico Guerri (Edizioni Il Foglio) e pongono al loro centro le difficoltà e il male di vivere, non intesi alla maniera dei Poeti Maledetti, ma sulla base delle problematiche connesse a quella particolare età della vita che è l'adolescenza (o, sarebbe meglio dire, gioventù, intesa in senso lato?). Andiamo a scoprire questi racconti, brevi ma intensi.
La magia della parola. Non solo storie. Non solo veicoli di comunicazione. Le parole possono essere coltelli (riprendendo Kafka e Grossman), sassi, ma anche carezze, certezze, sperimentazione. Arte, ma anche pastiche, errore e, ancora, bellezza.
lunedì 29 giugno 2015
Collana Demian: tre storie, tre vite, il "male" di vivere e di crescere, raccontati da altrettante brave autrici
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giovedì 25 giugno 2015
Ivy non balla da sola - 25 Giugno 2015, MJJ
di Roberta De Tomi
"E questo, è un regalo per te."
Ivy prese tra le mani "quella cosa" avvolta nella carta lucida dorata. Aveva una forma quadrata e avrebbe potuto nascondere il suo viso.
Il suo bellissimo viso.
Occhi azzurri.
Capelli dorati, a ciocche, platinati.
Pelle d'avorio.
Ho dodici anni e...
... voleva fare la ballerina. Indossare il tutù, come Lulù, la sorellina bionda. Biondissima e con le lentiggini e con la finestrella tra i denti.
"E questo, è un regalo per te."
Ivy prese tra le mani "quella cosa" avvolta nella carta lucida dorata. Aveva una forma quadrata e avrebbe potuto nascondere il suo viso.
Il suo bellissimo viso.
Occhi azzurri.
Capelli dorati, a ciocche, platinati.
Pelle d'avorio.
Ho dodici anni e...
... voleva fare la ballerina. Indossare il tutù, come Lulù, la sorellina bionda. Biondissima e con le lentiggini e con la finestrella tra i denti.
Parla che ti ascolto... forse: con Tamara Vittoria Mussio i vizi e i tic "umani troppo umani" strappano sorrisi e, dalla Milano contemporanea, ci riportano alle origini della letteratura
La cover dell'e-book del libro di Tamara |
Una finestra aperta sui vizi e i tic di un'umanità che troppo spesso confonde la follia e l'insanità mentale con le intrinseche debolezze (e contraddizioni) dell'essere umano. Parla che ti ascolto... forse, è la prima opera di narrativa di Tamara Vittoria Mussio, che già abbiamo conosciuto con la raccolta poetica Quattro stelle cadenti e una lucciola. Con questa raccolta di racconti, ci troviamo catapultati alle origini della nostra letteratura, anche se in realtà non si tratta di un'opera di alta letteratura. Parla che ti ascolto... forse (TAAC!BOOK! Publishing) non nasce con velleità elevate; ma è sicuramente un lavoro intelligente, caratterizzato da una scrittura educata (forse anche troppo educata e vedremo la ragion), dialoghi efficaci, ma anche da momenti divertenti alternati a quelli agro-dolci che contribuiscono ad arricchire la trama. Questo libro ha un pregio. Racconta gli esseri umani, e lo fa con disincanto, un po' come facevano gli antichi autori latini e greci (soprattutto latini). Vediamo come. (Per leggere l'intervista a Tamara e visualizzare la scheda di presentazione del libro, clicca qui)
mercoledì 17 giugno 2015
Monster Masters: un viaggio esclusivo nella narrativa horror internazionale
di Roberta De Tomi!
I segreti delle più grandi penne horror si svelano nel volume di Monster Masters, "primo atto" di Suture, la nuova collana firmata Cut Up Publishing, ideata e diretta da Stefano "El Brujo" Fantelli. Da Joe Lansdale a Ramsey Campbell, passando per Peter Straub e altri nomi eccellenti, ecco che ci vengono svelati i segreti e gli aneddoti più curiosi legati alla narrativa di genere. Questo primo volume è curato da Alessandro Manzetti (finalista Bram Stoker Awards 2014). Un viaggio nel fantastico a tinte forti, in cui non manca uno spazio dedicato al Maestro per eccellenza, Stephen King!
I segreti delle più grandi penne horror si svelano nel volume di Monster Masters, "primo atto" di Suture, la nuova collana firmata Cut Up Publishing, ideata e diretta da Stefano "El Brujo" Fantelli. Da Joe Lansdale a Ramsey Campbell, passando per Peter Straub e altri nomi eccellenti, ecco che ci vengono svelati i segreti e gli aneddoti più curiosi legati alla narrativa di genere. Questo primo volume è curato da Alessandro Manzetti (finalista Bram Stoker Awards 2014). Un viaggio nel fantastico a tinte forti, in cui non manca uno spazio dedicato al Maestro per eccellenza, Stephen King!
martedì 16 giugno 2015
"La coppia del brivido", Simone Turri e Daniela Mecca, firmano "Il tatuatore", un thriller di sangue e psiche
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"La coppia del brivido", Daniela Mecca e Simone Turri |
Li hanno definiti, non a caso, "la coppia del brivido", e il nuovo lavoro, Il tatuatore (GDS) sembra essere una conferma in tal senso. Simone Turri e Daniela Mecca, già autori di numerosi lavori del genere, e dopo l'exploit de "Il fiore nero" in cui hanno saputo pugnalare (metaforicamente parlando, ma con che intensità!) il lettore, tornano con un romanzo che sta ottenendo ottimi riscontri sia da parte dei lettori che della critica. E ora, facciamo quattro chiacchiere con Simone che ci racconta un po' di questo romanzo molto particolare, arricchito da numerosi elementi ispiratori, ma anche da uno stile personalissimo.
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sabato 13 giugno 2015
Nessuno ci ridurrà al silenzio: Massimo Carlotto, Maurizio De Giovanni e altri scrittori e scrittrici italiani scendono in campo contro l'amianto
di Roberta De Tomi
Non è un’iniziativa editoriale come tante, nell’ambito della sensibilizzazione su un tema d'interesse collettivo. Non soltanto perché Nessuno ci ridurrà al silenzio (edizioni CentoAutori) si avvale dei contributi di autori e autrici di un certo calibro, ma anche per come è stato trattato il tema dell’amianto e tutte le questioni a esso connesse. Oltre a racconti che contribuiscono ad ampliare le prospettive relative alla questione, creando preziosi momenti di sensibilizzazione, l’antologia racchiude una sezione dedicata alle testimonianze, nonché alcuni capitolo che ci spiegano “che cos’è l’amianto”, in maniera semplice ed efficace. Il tutto è racchiuso in un'iniziativa editoriale che definirei, senza troppi cerimoniali, eccellente. E non solo per i nobili intenti per cui nasce, ma anche per la qualità dei lavori in esso contenuti. Un libro di cui consiglio a tutti/e la lettura. Per conoscere, riflettere ed emozionarsi.
martedì 9 giugno 2015
7 milioni a casa... siamo tutti Bamboccioni? #GenerazioneNeet
di Roberta De Tomi
Un titolo volutamente provocatorio, ma arrivo subito alla notizia, che è stata resa nota in questi giorni. E i numeri fanno paura. Secondo le stime, sono ben 7 milioni gli italiani a casa. Di questi, 3,3 milioni sono disoccupati, mentre 3,5 milioni hanno smesso di cercare. Di questi 3,5, almeno la metà hanno rinunciato a coronare l'obiettivo lavoro, perché sfiduciati. Questi sono i dati Istat: allarmanti di sicuro per l'entità elevata di persone che non lavorano. Ma parliamo ovviamente dei numeri che non rendono la portata umana della situazione. Già immagino opinionisti in pole position per dipingere, di nuovo, l'Italia dei Bamboccioni, mentre da parte di molti media, la retorica si spreca, insieme ad analisi superficiali. Riporto una dichiarazione di John Elkann, presidente di Fiat, risalente a circa un anno e mezzo fa : "Il lavoro c'è, ma i giovani non hanno la "giusta ambizione" a trovare un lavoro, spesso non hanno stimoli o ambizioni." (Tratto da Huffington Post, 14/02/2014)
Un titolo volutamente provocatorio, ma arrivo subito alla notizia, che è stata resa nota in questi giorni. E i numeri fanno paura. Secondo le stime, sono ben 7 milioni gli italiani a casa. Di questi, 3,3 milioni sono disoccupati, mentre 3,5 milioni hanno smesso di cercare. Di questi 3,5, almeno la metà hanno rinunciato a coronare l'obiettivo lavoro, perché sfiduciati. Questi sono i dati Istat: allarmanti di sicuro per l'entità elevata di persone che non lavorano. Ma parliamo ovviamente dei numeri che non rendono la portata umana della situazione. Già immagino opinionisti in pole position per dipingere, di nuovo, l'Italia dei Bamboccioni, mentre da parte di molti media, la retorica si spreca, insieme ad analisi superficiali. Riporto una dichiarazione di John Elkann, presidente di Fiat, risalente a circa un anno e mezzo fa : "Il lavoro c'è, ma i giovani non hanno la "giusta ambizione" a trovare un lavoro, spesso non hanno stimoli o ambizioni." (Tratto da Huffington Post, 14/02/2014)
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sabato 6 giugno 2015
"Kafka sulla spiaggia": il mondo onirico di Murakami Haruki realizza l'incontro tra Cultura Pop e "Cultura Alta"
di Roberta De Tomi
Questo libro ha permesso a Murakami Haruki di assurgere all'Olimpo dei grandi narratori contemporanei. Kafka sulla spiaggia (Einaudi) non è un romanzo di formazione come tanti. La componente simbolica si veste di un surrealismo suggestivo, che lascia il lettore "in sospeso". Non è sicuramente una lettura facile, né agevole, ma è sicuramente ricca di suggestioni e di un'atmosfera unica, quasi magica, grazie a due protagonisti d'eccezione, delineati da una penna capace di tracciare scenari interiori ed esteriori ricchi di riferimenti culturali.
Questo libro ha permesso a Murakami Haruki di assurgere all'Olimpo dei grandi narratori contemporanei. Kafka sulla spiaggia (Einaudi) non è un romanzo di formazione come tanti. La componente simbolica si veste di un surrealismo suggestivo, che lascia il lettore "in sospeso". Non è sicuramente una lettura facile, né agevole, ma è sicuramente ricca di suggestioni e di un'atmosfera unica, quasi magica, grazie a due protagonisti d'eccezione, delineati da una penna capace di tracciare scenari interiori ed esteriori ricchi di riferimenti culturali.
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giovedì 4 giugno 2015
"Figli e Figlie": la ricerca della felicità, nel miglior spettacolo greco del 2014, in scena a Milano il 10 e l'11 giugno
Figli e Figlie della Sforaris Theatre Company, in scena a Milano |
Il progetto nasce "on the road" per raccontare pezzi di storia che, ricomposti sulla scena, hanno incantato pubblico e critica. E non è un caso che Figli e Figlie sia stato premiato come miglior spettacolo greco del 2014. La produzione, della Sforaris Theatre Company, approda allo Spazio Teatro NO'HMA, a Milano, il 10 e l'11 giugno, nell'ambito del Premio Internazionale "Il Teatro Nudo".
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